Madonna di Montenero
"Particolare del volto di Maria e Gesù tratto dal quadro della Madonna di Montenero custodito nel Santuario."

    Ave, o Maria,

    Piena di Grazia,

    Il Signore e' con Te.

    Tu sei benedetta fra le donne

    e benedetto il frutto del tuo seno, Gesu'.

    Santa Maria,

    Madre di Dio,

    prega per noi peccatori,

    adesso e nell'ora della nostra morte.

    Amen.

La chiesa e l'arte

CupolaLa Chiesa si presenta in stile barocco, assai suggestivo e invitante al raccoglimento e alla preghiera. Sull'Altare Maggiore troneggia l'Immagine Sacra di Maria in un tabernacolo marmoreo contornato da una raggiera dorata. L'immagine della Vergine, attribuita alla scuola pisana ed in particolare a Iacopo di Michele detto Gera, è dipinta su tela sovrapposta a tavola.

La Vergine con la veste rossa ed il manto blu, è seduta su un guanciale e intorno al capo si legge la scritta "Ave Maria Mater Christi". Il volto è inclinato verso il bambino che le siede in grembo aggrappato con le manine alla veste materna, mentre tiene un filo che lega delicatamente l'uccellino sul braccio di Maria, quasi ad indicare che la fede è come un filo che trae la salvezza da Cristo cui ci tiene uniti la devozione della Madonna.

Altre importanti opere d'arte della Chiesa sono la Cupola e le Tele degli altari laterali. Nella Cupola, restaurata nel 1992, è rappresentato il Paradiso in festa per la più alta glorificazione di Maria, incoronata Regina degli uomini e degli angeli. Il dipinto, eseguito nel 1773, è opera del celebre maestro Traballesi.

Nel meraviglioso scenario appaiono santi e angeli con personaggi dell'Antico Testamento: da Adamo ed Eva, a David, Daniele, Aronne, Mosè, Sansone etc. fino a San Giuseppe, San Giovanni Battista, S. Anna, S. Cecilia e altri martiri. Le Tele invece più importanti sono quella di San Giovanni Gualberto, fondatore dell'Ordine Vallombrosano, nel secondo altare a destra.

La Tela di autore ignoto raffigura il Santo in atteggiamento di preghiera sullo sfondo delle alture di Vallombrosa, con ai piedi l'Abbazia da lui fondata. Un altra Tela, posta nel terzo altare a destra, raffigura l'Assunzione di Maria ed è opera del teatino Filippo Galletti.

In basso alla tela, al centro, vi è una nicchia nella quale è custodito, ben conservato un Crocifisso che si ipotizza essere stato in origine in una grotta della località Romito, incolto dirupo sul Mare Tirreno nei pressi di Livorno. Ai lati della Vergine sono rappresentati l'Apostolo S. Pietro e il teatino S. Andrea Avellino.

Sempre del Galletti è il dipinto della Madonna che apparve a San Gaetano Thiene, e gli presenta il Bambino Gesù. Fu solennemente inaugurata nel 1696 nella festa del Nome di Maria.

Custodisce il Crocifisso ligneo che domina l'altare, opera dello scultore livornese Marco Orsucci.